Voci di scrittrici per raccontare un
territorio
a cura di Francesca Visentin
Tutta presa dallo studio del buddismo,
ho letto solo libri che ne parlano, che lo spiegano, che raccontano
rivoluzioni umane. Poi in aprile, per tre weekend di fila, ho seguito
un sedicente workshop, che in realtà era un'ingegnosa operazione di
vendita finanziata non dagli ideatori, Antonio Tombolini Editore e
una piattaforma online StreetLib, ma dagli stessi corsisti (geniale
Dr. Tombolini!), durante il quale, più che lavorare come prometteva
la parola workshop, ho appreso una nuova strategia imprenditoriale
per scardinare il mondo da macero dell'agonizzante editoria italiana.
Se funziona, Tombolini e i suoi seguaci faranno il botto. Ho usato il
SE, perché funzionerà solo SE riuscirà a creare seguito e
collaborazione tra autori ed altri piccoli editori.
Tra costoro, ve n'era uno in
particolare, il dr. Paolo Spinello della Apogeo Editore, di Adria
(Rovigo), con il quale sono stata riunita per una sorta di
esercitazione. Ne ho specificato la provenienza perché è importante
per il libro di cui mi ha omaggiata, in cambio del mio CORPI RIBELLI.
IO SONO IL NORDEST, Voci di scrittrici
per raccontare un territorio, è un libro (cito dai ringraziamenti)
da Spinello “fortemente voluto e portato a termine, con tanto
impegno, pazienza, professionalità e consapevolezza”. Trattasi di
antologia di scrittrici che sostiene il Centro Veneto Progetti Donna
Onlus, la quale aiuta a sua volta le donne italiane e straniere in
difficoltà, vittime di violenza e maltrattamenti. Già questo
sarebbe un ottimo motivo per l'acquisto. Ma ve n'è un secondo non
meno importante: tutte le autrici sono rinomate scrittrici e
giornaliste, poetesse e blogger affermate per meritocrazia. Tra loro
Michaela Karina Bellisario redattrice per "iodonna.it"che ho avuto il privilegio di conoscere
personalmente due anni fa ad altro workshop di scrittura e che è
presente tra i miei selezionatissimi amici di Facebook. Nonché
compagna di fede. Il suo è stato il primo racconto che ho letto.
Devo ammettere che una parte antica di me, la super donna manager che
ormai ho lasciato nel passato, si è riconosciuta nel personaggio
così ben tratteggiato da Karina: Monica. Ma Karina non lascia nulla
al caso. La voce della coscienza di Monica l'ha incarnata in Lilly,
una buddista. C'è sempre una saggia Lilly tra i buddisti, anche nel
gruppo che frequento io. Monica supera la crisi (Sono una madre
assente, una pessima madre. Basta consigli di amministrazione, voli
aerei, meeting alle sette del mattino) quando si apre al mondo
esterno e coglie la vita che “è a pochi metri da lei.” Questa
lezione buddista del qui e ora mi commuove profondamente.
Tutti i racconti sono efficacemente in
tema con l'azione benefica del libro. Parlano di come le donne siano
in lotta con i rispettivi ambienti in cui sono chiamate a vivere, nei
contrasti con partner distratti o fedifraghi e nella sopravvivenza
alla figliolanza (IO MI SALVERO', di Micaela Scapin), nella necessità
di sentirsi riconosciute non solo in ambito lavorativo ma anche dalla
Società (PRANZO D'ANNIVERSARIO, di Francesca Diano), di gravidanze
indesiderate e impreviste causa patologie invalidanti tipicamente
femminili mal diagnosticate (IL MONDO E' PIENO DI STRONZE, di
Federica Sgaggio), dello sforzo di essere insegnanti con adolescenti
pieni di piercing (VORREI CHE TU MORISSI, di Mary B. Tolusso), della
scoperta di un fantomatico glass cieling quando scema la giovine
bellezza (BETTY LA BELLA, di Francesca Visentin), di come cambia il
corpo proprio e lo sguardo altrui quando si è in stato interessante
(STATO DI GRAZIA, di Irene Vella), della necessità di lavorare
restando fedeli e vicine ai propri figli (UN MONUMENTO PER LE
ZIGHERANE, di Isabella Bossi Fedrigotti), di come sia difficile
rinunciare alle proprie ambizioni per un uomo (NOI TRE, di Irene Cao)
solo per citare alcuni dei temi toccati.
Visto il mio impegno nella lotta contro
le violenze di genere e il sessismo, questo libro mi ha scossa.
Consigliato a chi ancora non conosce le
donne e ambisce a farlo sempre meglio.
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