martedì 19 aprile 2016

CON TANTA BENZINA IN VENA

Definire noir questa storia sarebbe riduttivo. Solo stupore. Stupore per un'opera che avrei voluto scrivere io. Senza invidia, ma con tanta stima. 

Ellis sa usare il linguaggio crudo della strada, sporco e scorretto, senza offendere le sinapsi, né la moralità di alcuno. Inventa situazioni da vomito e panico, da blasfemia e antipolitica, critica sociale e investigazioni così vivide da chiedersi se per caso non le abbia vissute davvero. Non cala mai il tono. Non perde mai il ritmo. La chiusura sorprende ma ci rende saggi. 

Lettura consigliata ad anarchici forti di stomaco.


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