martedì 19 aprile 2016

CAMICETTE BIANCHE

Otto marzo festa della donna. Ma si dovrebbe dire: FESTA DELLA DONNA BRUCIATA. Passano di bocca in bocca svariate leggende che attorniano questa data. Ma una sola è vera e storicamente documentata: l'incendio della fabbrica di camicette dalla forma pressapoco triangolare locata in New York denominata appunto Triangle Waist. Il 25 marzo 1911. I

l testo di Ester Rizzo elenca tutte le 38 donne italiane – in buona parte sicule - vittime dell'incendio, della incuria dei padroni (oh che gioia poter usare questa parola senza essere tacciata di vetero comunismo!), della iGnoranza con la G maiuscola. Ne fa non solo un elenco esaustivo, ma anche conduce una minuziosa indagine per archivi e luoghi ed eredi, al fine di ricostruirne le vite. Al fine ultimo, di celebrarne il coraggio e l'urlo alla vita. 

Sì, perché queste donne dimenticate dalla patria per la mancanza di lavoro e la fame, sono emigrate in la Merica (come si diceva a quei tempi) per urlare di gioia e inneggiare alla vita, con coraggio e determinazione. Affrontarono una traversata in nave di svariate settimane, una volta giunte, affrontarono la quarantena per le condizioni di sporcizia con cui sopravvissero a bordo, affrontarono la ricerca di alloggi dignitosi ma difficilmente concessi ad una donna, affrontarono l'impossibilità di capire la parola FIRE. 

Durante la lettura, sono stata colpita da due elementi. Lo stile conciso e telegrafico, senza facili pietismi né vittimismi. Nudo e crudo come le vite di quelle donne. E le pagine dove l'autrice Ester Rizzo risalta le figure femminili che hanno raccolto il testimone delle donne sacrificate sull'altare dell'arrivismo industriale e ne hanno fatto bandiera delle lotte per l'ottenimento di diritti dell'Universo Delle Donne. 

Un libro che ho letto in poche ore perché di agevole e piacevole lettura.  

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