mercoledì 25 maggio 2016

IL PROFUMO

Il parallelo tra letteratura e cinema è spesso facilitato dalla potenza immaginifica delle parole scritte e dalla potenza letteraria delle immagini riprese. Un esempio su tutti: l'echiano IL NOME DELLA ROSA accortamente tradotto nell'omonimo film di Jean-Jaques Annaud. Sulla base di queste considerazioni, mi sento autorizzata a dire che, come nei film del Far West, spesso il protagonista cattivo risulta amato dallo spettatore, anche ne IL PROFUMO di Patrick Suskind l'aberrante serial killer si fa amare proprio per questa sua stessa caratteristica. 

Suskind non arriva mai a dipingerlo come un buono, tutt'altro. Lo descrive minuziosamente sia nel corpo, laido e zoppo, sia nello spirito, alessitimico e pusillanime, che nelle azioni, perverse ed egocentrate. Eppure, Jean-Baptiste Grenouille (ovvero ranocchio), incapace di mentalizzare, percepire, riconoscere e descrivere verbalmente gli altrui stati emotivi, è abilissimo nel riconoscere i propri e di soddisfarne le esigenze, diventandone schiavo. In questa autodeterminazione arriviamo a stimarlo.

Nel suo romanzo diffuso nel 1985, Suskind dimostra grande dimestichezza di vocabolario nel tradurre in lingua il mondo degli odori, non solo con inusitata ampiezza di sinonimi, ma attraverso la costruzione mai forzata di parafrasi e metafore sinestetiche, facendo capire al lettore che lui stesso è preda degli odori. 

Altra abilità del Suskind è quella di saper condurre il plot esattamente dove vuole lui, da A a C, passando obbligatoriamente per B e vari colpi di scena, contrariamente a quanto altri sedicenti scrittori non ambiscono a fare, ahimè (vedi recensione di TELE DI RAGNO). Non a caso, il romanzo di Suskind sta tuttora conoscendo successo internazionale ed è stato tradotto in film nel 2006 IL PROFUMO, STORIA DI UN ASSASSINO
Il finale segue un baccanale da shock, Grenouille, disamato dal mondo intero, si ritrova amato dallo stesso mondo che l'aveva odiato. Si ritrova ad odiare il mondo a tal punto da farsene cannibalizzare.

Consigliato a chi vuole apprendere l'arte della parafrasi, del plot, a chi vive di sottile erotismo, a chi si nutre di emozioni forti.




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