Il mio editore di letteratura erotica
preferito, Daniele Aiolfi, mi invia questa raccolta di racconti, CORDE, per EROSCULTURA, non
facendomi premessa alcuna. Dal canto mio, intuisco dalla
copertina,
elegantemente fotografica, che si tratterà di sTorie legate allo
Shibari / Kinbaku, antichissime tecniche giapponesi di legatura dei
corpi a scopo erotico e sessuale. Sibilla Orifiammi, che ha tutta l'aria di essere uno pseudonimo, fa precedere ogni racconto da una citazione che comprende le corde e i legami d'amore.
Anticipato da Franz Kafka, il primo
racconto si svolge nel 1659. IL BURATTINAIO riferisce di un vizioso
che scopriremo essere stato in passato un assassino. L'autrice lo fa
con abile tecnica narrativa, senza scordarsi di stuzzicare
sapientemente la libido del lettore (ma accende anche il disgusto per
la violenza).
Introdotto da Pablo Neruda, I LEGAMI
DELL'ANIMA ci fa tornare nel contemporaneo. È un ignominioso ricatto
sessuale tra una lesbica, una bisex e un maschio alpha che mette in
risalto come le corde parlino di possesso di corpi e di anime.
DOPPIO ANELLO è immesso da un aforisma
di Aurobindo Gosh (che non conosco, perciò, siccome socraticamente
più so e più mi accorgo di non sapere, me lo vado a cercare su
Madre Wiki), ed è la narrazione di... un doppio anello. Non dico di
più, perché direi troppo.
L'EPILOGO non è all'altezza dei
racconti, ma ce ne rivela il carattere. La lettura della bio mi
conferma il sospetto di uno pseudonimo.
Consigliato a chi vogliosi ma stanchi
di sesso vanilla, come lo chiamerebbe Ayzad, noto scrittore e
giornalista di sessualità insolita, a ricercatori del piacere
sottile ed elegante del Kinbaku, a chi volesse capire la differenza -
non tanto sottile - tra sessualità femminile e quella maschile.
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