Federica
Bertone è la seconda scrittrice del Circolo degli Autori della
Libreria IL CAMMELLO della prima cintura torinese che si affida a me
e le sono grata. E' una maestra elementare, il suo target di lettori
sono i bimbi. Infatti, trattasi di raccolta di mini-racconti
moraleggianti rivolti ai ragazzini tra i sei e i dieci anni, ma anche
per le loro mamme e i loro papà. Infatti, il primo, Topolino
Giramondo, ci insegna che è certamente possibile scoprire il Mondo
attraverso il linguaggio e di conseguenza la lettura di libri,
sperimentando di volta in volta, usci, costumi e tradizioni dei
Paesi, a partire dall'Italia, senza nemmeno uscire dalla biblioteca,
“vivendo con la fantasia e la creatività l'emozione di viaggiare
con la mente. Che splendida avventura la lettura!!!”
Topolino
Sam e lo spazio
“...
con l'aiuto di Anna, scotch, colla, colori e qualche pezzo di carta
d'alluminio presto Sam presentò al mondo intero il…
GROVIERATTHLE!!!” Un film cult recita che “i sogni son desideri”,
ebbene il Topolino Sam di Federica Bertone ce lo dimostra, viaggiando
questa volta nello spazio, alla scoperta dei pianeti del Sistema
Solare. “A volte i sogni ci portano lontano, così lontano da farci
vivere fantastiche avventure. Per questo non dobbiamo mai smettere di
“SOGNARE”!”
Sam e
il mare
Sempre
la fantasia a farla da padrone: il nostro topolino (eh sì, nostro
perché la Bertone è brava a farcelo amare), approfitta della
piscina vuota del papà della sua piccola amica Anna per realizzare
un sogno: decorarla come fosse un mare, pur sapendo che l'indomani,
con il riempimento della vasca, tutto sarebbe andato perduto. Ma il
papà ha la luminosa idea di acquistare grandi lastre dalla vicina
vetreria, per rivestire pareti e fondale, preservando così il lavoro
ingengnoso del topolino Sam. “A volte da piccole idee nascono
GRANDI cose !”
Pasticci
con amore
La
mamma della piccola Anna preparava manicaretti specialissimi ogni
Natale, purtoppo quella tradizione si era persa con lei (l'autrice ci
lascia solo indovinare che cosa le sia accaduto). Allora il topolino
Sam si incarica di ricreare la sua magia natalizia, ritrovando il suo
antico libro di ricette. Non svelo che accade, ma riporto solo la
frase moraleggiante conclusiva: “Così finisce questo racconto
incantato di Natale. Ricordate bambini, la notte della vigilia
dormite profondamente e lasciate che la magia entri nelle vostre
case, non sappiamo se anche per noi è in arrivo un piccolo aiutante
speciale.”
L'arrivo
di un amico speciale
Anna,
compagna di giochi e maestra di Sam, si accorge che il topolino è
triste e solo. Cerca di procuragli un amico o amica che sia, però
del sua stessa specie. Quando lo trova, Sam a sua volta riesce a
trasmettere al suo nuovo amico gli stessi insegnamenti di Anna. “Sam
capì che l’amicizia, quella vera, è fondamentale. Senza di essa
nella vita non si può essere completamente felici, perché la
felicità è vera solo quando è condivisa. (…) L’amico vero è
quello che fa parte della tua vita come una Ciurma fa parte della
Nave”
Prima
o poi si cresce
L'ultimo
racconto si direbbe sia quello meno accurato dal punto di vista e
della forma e della grammatica, peccato. Fino a qui, la Bertone si
era dimostrata capace.
Qualche
refuso – accenti non corretti, maiuscole mancanti, virgolette
ribaltate, in generale piccolezze trascurabili (suppongo dovuto a
problemi di conversione file, visto che la grammatica in generale è
corretta), a parte un “emozionantissima” con una N di troppo o
“Paolo rispose con uno splendido sorriso che le girava tutta la
faccia” che forse, essendo uomo, avrebbe chiamato un GLI al posto
di LE o anche “l’ho protetta, cresciuta e amata nel modo migliore
che potevo farlo” forse sarebbe stato più opportuno scrivere
FARE anziché FARLO, conclude con una bella massima condivisibile da
tutti: “la famiglia così come l’aveva lei è il bene più
prezioso al mondo e l’avrebbe difesa per sempre.”
Illustrato a mano dai suoi stessi allievi, internamente come pure la copertina, devo ammettere che la scelta è felice e vende facilmente. Brava la Bertone!
Consigliato
ai genitori stufi di fiabe stereotipate di genere che vogliono
crescere ragazzi consapevoli dei loro altissimi potenziali.
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