sabato 13 gennaio 2018

LA PASSIONE DI ORNELLA

... mentre lei fissava allo specchio il proprio volto dove lacrime di inatteso piacere avevano disegnato sul trucco vistose discromie.” Questa la chiusura del primo capitolo che mi ha subito coinvolta per intensità passionale, inoltre l'estrema proprietà lessicale, direi persino da filologa, mi esalta, perché imparo cose nuove, come dovrebbe accadere con la migliore letteratura.

Conosco l'autrice online, Nina Vanigli, grazie alla casa editrice EROSCULTURA di Daniele Aiolfi, amicizia comune, per le cui opere erotiche scrivo recensioni (CORDE di Sibilla Orifiammi, STUPIDE SCOMMESSE di Delia Deliu, e l'eccelso, imbattibile CLITORIDE CATARO di Leda Gheriglio). La Vanigli è una splendida donna dall'età indefinibile, che va oltre lo stereotipo della bella e oca. Entrambe filosofe, entriamo subito in sintonia, ma le prevengo di non rivelarmi nulla su ciò che scrive, com'è mia consuetudine quando recensisco. Suppongo abbia scelto argutamente di pubblicare sotto pseudonimo per due motivi:  siamo in Italia (leggi Vaticano), ha subìto come Ornella (attenzione: queste sono mere ipotesi mie). Di sé dichiara di essere cresciuta leggendo Anaïs Nin, Erica Jong, Harold Robbins e il Marchese de Sade e tanto mi basta per capirne la statura letteraria, oltre al fatto che dichiara di svolgere la professione di Editor.

Questo primo libro mi arriva via e-mail ieri, mi riprometto di leggerne solo un paio di pagine, tanto per capire com'è, avendone molti altri in lista d'attesa da recensire. Invece, in meno di un'ora lo finisco. Mi ha trascinata, letteralmente, forse perché da una decina d'anni mi occupo di donne maltrattate dai partner e questa PASSIONE DI ORNELLA altro non è che subire passivamente e costantemente le angherie del suo bellissimo uomo, che la usa, la maltratta, la vende agli amici, per i quali lei è mero buco da riempire con pochi spicci. Contrariamente alla buona letteratura. nessun personaggio evolve, tanto meno Ornella che cerca la salvezza, ma poi torna dall'angelo/diavolo biondo invidiata da tutte, ma solo perché inconsapevoli.

Era rimasta risucchiata in una spirale che le aveva anestetizzato l'arbitrio”Quante volte mi sono chiesta come sia possibile per una donna stare assieme ad un violento: l'autrice non solo ne fa un preciso ritratto, ma ne spiega le motivazioni, almeno quelle carnali.
Erano le volte in cui era stata particolarmente arrendevole e lui faceva l'amore con il cuore nel cazzo.” Pia illusione di tutte le donne innamorate di un maltrattante: gli uomini picchiatori non hanno il cuore nel cazzo. Non hanno cuore proprio, neppure empatia. Sono alessitimici.

Era come un contenitore, Ornella, che tutti quegli uomini riempivano di sperma e di fatica di vivere” Senza fiato, mi lascia senza fiato.
Alla fine del terzo capitolo cotanta violenza sul consunto “Tappeto di carne” di Ornella mi dà il voltastomaco, mi chiedo come sia possibile così poca dignità in un essere umano. Eppure. In un soffio lo leggo tutto, travolta dall'abiezione, ma anche dalla superba tecnica letteraria dell'autrice a cui va il mio applauso. Cinque meritatissime stelle su GoodReads, anche per la scelta fotografica della copertina, ma l'autrice e l'editore si ricordino di aggiornare meglio l'edizione da me proposta.

Un amore tossico come quello di Ornella è un amore senza scopo, senza progettualità, o, meglio, la cui unica progettualità riguarda le angherie in cui perdere dignità, in cui perdersi, annientarsi. Un amore come quello di Ornella (e come quello di tante donne che ho avuto il privilegio di conoscere nelle loro tremende storie di vita e di cui ho accennato in CORPI RIBELLI), suppone, anzi, spera che avere un uomo al proprio fianco significhi essere portata all'ascesi, alla salvezza da questa vita, normalmente fatta di gioie ma anche di sofferenza. Non c'è errore più grande. All'Ornella del romanzo e a tutte le Ornelle del mondo dico: andate sulle vostre gambe, senza uomini stampella. Verrà il momento in cui, voi/noi solide sulle proprie basi, ci ritroveremo un partner vero e amorevole al nostro fianco quando meno ce l'aspetteremo, che corre con noi incontro alla vita in tutte le sue sfumature.

Consigliato a chi ama il genere erotico perché vi troverà l'eccellenza, a chi sta vivendo un amore letale, uomo o donna che sia, per imparare a riconoscerlo, a chi desidera buona letteratura ma abbia in parallelo uno stomaco forte.


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