“... mentre lei fissava allo
specchio il proprio volto dove lacrime di inatteso piacere avevano
disegnato sul trucco vistose discromie.” Questa la chiusura del primo capitolo che mi ha subito coinvolta per intensità
passionale, inoltre l'estrema proprietà lessicale, direi persino da
filologa, mi esalta, perché imparo cose nuove, come dovrebbe
accadere con la migliore letteratura.
Conosco l'autrice online, Nina Vanigli, grazie alla casa editrice EROSCULTURA di Daniele
Aiolfi, amicizia comune, per le cui opere erotiche scrivo recensioni (CORDE di Sibilla Orifiammi, STUPIDE SCOMMESSE di Delia Deliu, e l'eccelso, imbattibile CLITORIDE CATARO di Leda Gheriglio).
La Vanigli è una splendida donna dall'età indefinibile, che va oltre lo
stereotipo della bella e oca. Entrambe filosofe, entriamo subito in
sintonia, ma le prevengo di non rivelarmi nulla su ciò che scrive,
com'è mia consuetudine quando recensisco. Suppongo abbia scelto argutamente di pubblicare sotto pseudonimo per due motivi: siamo in Italia
(leggi Vaticano), ha subìto come Ornella (attenzione: queste sono mere ipotesi mie). Di sé dichiara di essere cresciuta leggendo
Anaïs
Nin, Erica Jong, Harold Robbins e il Marchese de Sade e tanto mi
basta per capirne la statura letteraria, oltre al fatto che dichiara di svolgere la professione di Editor.
Questo primo libro mi arriva via e-mail ieri, mi riprometto di leggerne solo un paio di pagine, tanto
per capire com'è, avendone molti altri in lista d'attesa da recensire. Invece, in meno di un'ora lo finisco. Mi ha
trascinata, letteralmente, forse perché da una decina d'anni mi occupo
di donne maltrattate dai partner e questa PASSIONE DI ORNELLA altro
non è che subire passivamente e costantemente le angherie del suo
bellissimo uomo, che la usa, la maltratta, la vende agli amici, per i
quali lei è mero buco da riempire con pochi spicci. Contrariamente
alla buona letteratura. nessun personaggio evolve, tanto meno Ornella
che cerca la salvezza, ma poi torna dall'angelo/diavolo biondo
invidiata da tutte, ma solo perché inconsapevoli.
“Era rimasta risucchiata in una
spirale che le aveva anestetizzato l'arbitrio”Quante volte mi
sono chiesta come sia possibile per una donna stare assieme ad un
violento: l'autrice non solo ne fa un preciso ritratto, ma ne
spiega le motivazioni, almeno quelle carnali.
“Erano le volte in cui era stata
particolarmente arrendevole e lui faceva l'amore con il cuore nel
cazzo.” Pia illusione di tutte le donne innamorate di un
maltrattante: gli uomini picchiatori non hanno il cuore nel cazzo.
Non hanno cuore proprio, neppure empatia. Sono alessitimici.
“Era come un contenitore, Ornella,
che tutti quegli uomini riempivano di sperma e di fatica di vivere” Senza fiato, mi lascia senza fiato.
Alla fine del terzo capitolo cotanta
violenza sul consunto “Tappeto di carne” di Ornella mi dà
il voltastomaco, mi chiedo come sia possibile così poca dignità in
un essere umano. Eppure. In un soffio lo leggo tutto, travolta
dall'abiezione, ma anche dalla superba tecnica letteraria dell'autrice
a cui va il mio applauso. Cinque meritatissime stelle su GoodReads, anche per la scelta fotografica della copertina, ma l'autrice e l'editore si ricordino di aggiornare meglio l'edizione da me proposta.
Un amore tossico come quello di Ornella
è un amore senza scopo, senza progettualità, o, meglio, la cui
unica progettualità riguarda le angherie in cui perdere dignità, in
cui perdersi, annientarsi. Un amore come quello di Ornella (e come quello di tante
donne che ho avuto il privilegio di conoscere nelle loro tremende
storie di vita e di cui ho accennato in CORPI RIBELLI), suppone, anzi, spera che avere un uomo al proprio fianco significhi essere portata all'ascesi, alla salvezza da questa vita, normalmente fatta di gioie ma anche di sofferenza. Non
c'è errore più grande. All'Ornella del romanzo e a tutte le Ornelle
del mondo dico: andate sulle vostre gambe, senza uomini stampella.
Verrà il momento in cui, voi/noi solide sulle proprie basi, ci ritroveremo un
partner vero e amorevole al nostro fianco quando meno ce l'aspetteremo, che
corre con noi incontro alla vita in tutte le sue sfumature.
Consigliato a chi ama il genere erotico
perché vi troverà l'eccellenza, a chi sta vivendo un amore letale,
uomo o donna che sia, per imparare a riconoscerlo, a chi desidera
buona letteratura ma abbia in parallelo uno stomaco forte.
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