Durante il Salone del Libro di Torino edizione 2025 (SalTo25) Gloss ha assistito alla presentazione del libro del prof. Pier Franco Quaglieni sul pensiero del “Pannunzio liberale” Edizioni Pedrini di cui deve ancora iniziare la lettura. Nella conferenza, il docente ha citato il pensiero dell’Oriana Fallaci nazionale. Gloss ha preferito partire da lei, rileggendo il suo ‘La Forza della Ragione’. Chi segue Gloss, sa che ogni sua riflessione filosofico / umanistica decolla non da teorie, ma da esperienze personali. Quando lo lesse la prima volta, era ancora inconsapevole del tacito dilagamento in corso di esecuzione da parte dell’Islam.
Già sul finire del Novecento a Torino, in zona Piazza della Repubblica, si era accorta dell’arrogante trattamento da parte di un egiziano da cui aveva acquistato una porzione di Kebab. Fino a quel momento, animata da un forte spirito di empatia e accoglienza, lo aveva stimato per l'efficace inserimento nel tessuto sociale italiano. Ma non diede peso: 'anche gli uomini possono avere le loro paturnie'. Non pensò potessere essere razzismo al contrario. Qualche anno più tardi, intorno al 2014, in cui si trovò nelle condizioni di vendere una proprietà nella bassa bergamasca, venne ospitata da una giovane vicina di casa araba i cui cinque figlioletti in età di scuola primaria guardavano i cartoni animati su un canale satellitare arabo, con protagonisti di tutte le etnie: quelli arabi prevalevano e tormentavano quelli europei. La trasmissione era in lingua araba con sottotitoli. I piccoli tra loro parlavano arabo e italiano, deridendo i personaggi europei.
Fu in quel contesto che mise insieme i pezzi del puzzle (netta maggioranza di migranti mussulmani, sbarchi facilitati, ONG finanziate, prevalenza di operai nordafricani nelle officine italiane, scuole per l’infanzia piene di figli dell’Islam, appartamenti locati quasi esclusivamente a emigrati del nordafrica, specie in provincia dove gli alloggi costano meno delle grandi città, voto agli immigrati, 'ius soli') e si accorse dell’invasione silenziosa con dieci anni di ritardo sulla Fallaci.
Nel compilare la presente recensione, come sempre si documenta. In Rete esistono dati incontrovertibili su personaggi noti e meno noti convertiti all’Islam, tra cui Cassius Clay, Sinéad O’Connors*, Cat Stevens (e forse perfino Whitney Houston e Michael Jackson a stare a ciò che viene dichiarato su un sito islamico che desidera non riportare per evitare di far pubblicità. È comunque disponibile a segnalarlo a chi le volesse fare richiesta). Oltre a cittadini privati, uomini, solo uomini, che, dopo la conversione all’Islam, sono diventati direttori di Istituti Culturali della Comunità Islamica, studenti di islamistica all'Orientale di Napoli, segretari di Associazione islamiche, segretari di Centri Studi Metafisici (tra cui quello di Milano), responsabili CO.RE.IS. Comunità Religiosa Islamica Italiana, leggi associazione islamica sunnita italiana, presidenti dell'associazione islamica che fanno lezioni quotidiane in moschee (come nella moschea "Il Misericordioso" di Milano), perfino un fotoreporter italiano famoso rapito nel sud dell'Afghanistan, che in prigionia trovò conforto nel Corano e un ex ambasciatore che rappresentavano l'Italia alle Nazioni Unite e che oggi dirige la sezione italiana della Lega musulmana mondiale. Lobbisti politicanti che si industriano presso i nostri parlamentari affinché sia proposta la lettura del Corano a scuola, perché sia tolto il crocifisso dalle pareti, perché sia accolta la Legge Islamica (leggi Sharia**) che, per inciso, punisce con la morte per lapidazione la donna per adulterio, che impedisce di impiegarsi lavorativamente parlando alle donne e che vieta l’istruzione alle donne talebane. Donne, solo donne.
Gloss si è anche adoperata a reperire il significato di ISLAM: sostantivo verbale traducibile con "assoggettamento" [a Dio (ALLAH)], anzi, “sottomissione”, donare il proprio viso [a Dio (ALLAH)]. 'Sottomissione', non a caso titolo di un’opera di Michel Houellebecq.
Il libro della Fallaci è una denuncia circostanziata di questa ‘invasione silenziosa’. Più di mille parole, vale la chiusura, che Gloss riporta integralmente. “(...) Il cervello è un muscolo. E come ogni altro muscolo ha bisogno di essere tenuto in esercizio. A non tenerlo in esercizio impigrisce, si intorpidisce. Si atrofizza come si atrofizzano le mie gambe quando per mesi e mesi sto a questo tavolino, sempre a scrivere, sempre a studiare… E atrofizzandosi diventa meno intelligente, anzi diventa stupido. Diventando stupido perde la facoltà di ragionare, di giudicare, e si consegna al pensiero altrui. Si affida alle soluzioni già pronte, alle decisioni già prese, ai pensieri già elaborati confezionati pronti all’uso. Alle ricette che, come le bilance elettroniche (che si sostituiscono al calcolo umano dei 307 grammi in più di merce) o i fornelli a gas (che sostituiscono la necessità di attivarsi per accendere il fuoco) o i computer (per non parlare della AI), l'indottrinamento gli somministra attraverso le formule del Politically Correct. La formula del pacifismo. La formula dell’imperialismo. La formula del pietismo. La formula del buonismo. La formula del razzismo, la formula dell’ecumenismo. La formula anzi, la ricetta del conformismo, cioè della viltà. Senza che lui se ne rendesse conto. Il fatto è che non può rendersene conto. Quelle formule e quelle ricette sono veleni incolori, insapori, indolori: polvere d’arsenico che ingerisce da troppo tempo. E niente è più indifeso quindi più malleabile e manipolabile d’un cervello atrofizzato, d’un cervello stupido, d’un cervello che non pensa o pensa con i cervelli altrui.”
In conclusione, Gloss non desidera fare moralismo né essere retrograda, negando diritti fondamentali ai migranti, ma trasmettere i valori della Cultura di Occidente: ‘abilità combinatoria alfabetica, approccio strutturato al ragionamento, criterio estetico che guida la scelta e l'apprezzamento di opere della letteratura, rapidità e la flessibilità con cui si elaborano pensieri e si risolvono problemi di composizione letteraria, concisione e l'efficacia nell'esposizione delle argomentazioni, originalità e la creatività nell’esemplificare, contaminazione e il rimescolamento di diverse maniere di scrivere, tipiche di generi o epoche differenti risiedono alla base di un capolavoro dell’occidente’.
Cit. ‘Della scrittura entropica’.
Tutti elementi che un sapere basato esclusivamente sul Corano non può raggiungere. Salviamo la Cultura perché ci rende liberi.
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*Sinéad O’Connors, in questo video in vesti islamiche. Impressionante osservare il suo sguardo verso il 4’50’’ Sinead O'Connor 'Nothing Compares 2 U' | The Late Late Show | RTÉ One
**Sharia: Cos'è la sharia, spiegato bene - Il Post