giovedì 12 giugno 2025

'Dalla Cina con Sudore' di Giuseppe Narciso

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Gloss stavolta parte dalla copertina, forte della sua esperienza di un secolo fa: di Art Director nella Milano da Bere, che la portò a creare pubblicità e Immagini Aziendali Coordinate, copertine di libri comprese. La nota subito sul banco del CSU a “Libri In Piazza” : in effetti, non c’è colore meglio del rosso per attirare l’attenzione (eccellente allo scopo di mettere in guardia dai pericoli, basti pensare ai cartelli stradali e al semaforo, quando rosso).  

 

Anche il titolo del romanzo è attraente, per una cresciuta a pane e film di Bruce Lee: è la divertente parafrasi di un film passato alla storia per chi è nato tra i Sessanta e i Settanta, come l’autore Giuseppe Narciso. “Dalla Cina con Furore”. Ciò che non coglie subito è il significato dell’immagine: quelle che dapprima appaiono come macchie ingiustificate e una piccola Italia, diventeranno un cane/Cina che fa un sol boccone dell’Italietta, ulteriore conferma dell’uso di ironia da parte dell’autore. “L’ironia salverà il mondo” cit. Forforismi Pastorology, antica pagina Facebook di aforismi che danno grattacapi come la forfora. Salverà anche l’Italia? Forse no. Ma salva il protagonista, Candido Volterre, alter ego del Narciso, che, nell’accomiatarsi dalla sua ormai ex compagna nel momento in cui la donna si preoccupa di lui in chiusura del romanzo, esclama: «Non preoccuparti per me: gli stronzi galleggiano!”  

Cosa rende credibile una narrazione? Secondo una dichiarazione su L'indice dei Libri del Mese, Andrea Pomella è la voce narrante in prima persona a renderla verosimile. Che non necessariamente è la voce dell’autore, ma può essere benissimo quella di un personaggio di invenzione. Invece Giuseppe Narciso, l’autore di “Dalla Cina con Sudore” parla di sé tramite un eteronimo, rendendo tutto non solo verosimile, ma veritiero.  

Il Narciso, siciliano doc, dichiara subito che la sua opera è il reportage d’esperienza personale in Cina anche se sotto falsa identità come tutti gli altri personaggi a tutela della loro privacy. E della propria. Infatti denuncia parecchi “fattacci” cinesi, sia politici che aziendali, sia a livello personale che sociologico, di cui Gloss non fa spoiler. Essendo la Cina sotto un regime autoritario, un romanzo di denuncia sarebbe molto mal visto e potrebbe mettere in pericolo la vita delle persone e delle aziende che hanno investito in quel Paese. Financo gettare ombre sull’intera Italia, che la Cina ingoierebbe in un solo boccone, come anticipato dalla copertina.  

Pur notando che il romanzo non ha beneficiato di un editing professionale, e nemmeno di un grafico che ingrandisse un tantino il carattere di stampa (una lettura densa e corposa come l’autore viene ridotta a disagevole se in corpo 8) e che rendesse più artistica e gradevole la copertina, Gloss riconosce che si tratta di una narrazione coraggiosa, sebbene ironica, ma forse proprio per questo ancora più forte, senza pietismi né vittimismi, di forte impatto perché schietta come chi l’ha scritta. Uno scrittore onestamente illuso dalla validità dell’ideologia comunista, nonostante la disillusione cinese, eppure è tanto lucido e distaccato da non risparmiare critiche a un Paese che fece del comunismo la propria fede. A torto, a giudicare dalla mancanza di democrazia.  

Divertimento “garantito al limone” (Gloss farà una ricerca etimologica su questa spiritosa frase idiomatica) la sezione “Glossario, Personaggi, Sigle, Aziende e Curiose Assonanze” in cui il Narciso si adopera al meglio della sua filosofia ironica (e autoironica). Ricordando i suoi natali siculi, Gloss legge di una società (Business Expansion ATA), il cui acronimo è BEATA, che crea una Joint Venture con la cinese Ming. Nasce la BEATA MING. O viene menzionata la Chinese Aviation Group (CAG) in Joint Venture con la summenzionata ATA, dando vita a… Gloss lascia ai suoi lettori il piacere della scoperta.  

(seguente)

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