Innamorata di DFW fin dalla prima lettura, ‘Una Cosa Divertente che non Farò Mai Più’, con la quale scoprì che un libro può essere fatto anche solo di note (“Per stravolgere le regole, occorre prima conoscerle”. Cit. Forforismi Pastorology), ha proseguito il suo viaggio induttivo nella Galassia DFW con ‘Verso Occidente l'Impero Dirige il Suo Corso’ e con ‘Il Rap Spiegato ai Bianchi’ (featuring Mark Costello) mai restando delusa. Definito da David Ulin, editore del Los Angeles Times, "uno degli scrittori più influenti e innovativi degli ultimi 20 anni", con ‘La Scopa del Sistema’, Il suo romanzo d'esordio, invece DFW. Punto. La trama, complessa, intricata, paradossale, a tratti surreale, narra le vicende di una giovane centralinista, discendente di una ricca famiglia industriale impegnata nell’edizioni di libri e romanzi, e la sua articolata relazione con il principale. Entrambi sono in terapia da uno psicoterapeuta.
La bisnonna della giovane centralinista, sua omonima, scompare misteriosamente da una casa di cura con altri ospiti, un evento di cui sembra a conoscenza il padre della giovane.
Parallelamente, il suo pappagallo acquista un'improvvisa eloquenza e viene utilizzato da un telepredicatore nel suo show televisivo.
Si verificano anche strane avarie al centralino dove lavora la giovane centralinista. che nel frattempo intraprende una relazione con una vecchia conoscenza con cui ebbe un diverbio in passato, mentre la moglie di lui ha una relazione con il principale.
A complicare ulteriormente la trama, il principale racconta alla giovane centralinista storie giunte alla sua casa editrice. La ricerca della bisnonna nel fittizio "Deserto Incommensurabile dell'Ohio" (DIO), la storia della variegata famiglia della giovane centralinista e l'incontro con il fratello di quest’ultima sono elementi che attribuiscono alla narrazione contorni distopici quanto mistici. La narrazione culmina con la scomparsa finale della giovane centralinista e della sua vecchia conoscenza.
«Molte ragazze davvero belle hanno dei piedi davvero brutti.»
«Signori, ci serve un deserto. [...] Sissignori, un deserto. Un punto di riferimento primordiale per le buone genti dell'Ohio. Un luogo da temere e amare. Un luogo selvaggio. Qualcosa che ci rammenti contro cosa abbiamo lottato e vinto. Un luogo senza centri commerciali. Un Altro per stimolare l'Io dell'Ohio.»
L'autore ha costruito la struttura del romanzo basandosi sulle teorie logico-linguistiche di Ludwig Wittgenstein, filosofo e logico austriaco, i cui studi si sono concentrati principalmente sulla logica e sulla filosofia del linguaggio, della mente e della matematica. È ampiamente riconosciuto, soprattutto nel mondo accademico anglosassone, come uno dei più grandi pensatori del XX secolo.
L'autore stesso ha descritto il romanzo come una conversazione immaginaria tra Jacques Derrida, influente filosofo e saggista francese, celebre per aver sviluppato il concetto di decostruzione, il cui pensiero ha avuto un impatto significativo in numerosi campi dalla linguistica, la critica letteraria, la teoria politica, la giurisprudenza, agli studi religiosi, financo la teoria dei media, l'antropologia, gli studi culturali, l'architettura (ispirando il movimento decostruttivista), gli studi postcoloniali, gli studi di genere e la psicoanalisi e lo stesso Wittgenstein.
A Gloss è rimasto lo sconcerto di aver letto qualcosa di valore che non leggerà mai più.
(seguente)
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