mercoledì 22 gennaio 2025

JOHN LENNON YOKO ONO - ALL WE ARE SAYING l’ultima grande intervista a cura di David Sheff

La musica. La musica rappresenta una fonte di ispirazione per Gloss (L’universo in musica) e per il mondo intero, umanità compresa, che vive immersa da sempre nella “radiazione cosmica di fondo”, una sorta di eco del Big Bang.
(La radiazione cosmica di fondo - foto dal sito passioneastronomia.it) Ascoltiamo la registrazione del suo suono: Sound of the Big Bang. Sono stati convertiti i dati di misurazione del fondo cosmico in suoni udibili, potenziati in modo che l’orecchio umano potesse percepirli. Credits: © 2013 di John G. Cramer, Università di Washington.
Da quei tempi remotissimi l'Universo si è espanso in sommo grado, l'energia della radiazione cosmica si è diluita in uno spazio inimmaginabile ed è caratterizzata da un'onda radio molto debole e di bassa frequenza. Arriva fino al livello del suolo tanto che l’umanità ne è abitualmente esposta.
(Le fasi principali del Big Bang, foto NASA WMAP Science Team) Quindi Gloss immagina che più o meno tutte e tutti ne subiamo l’influenza. Perfino religioni seguite da oltre 13 milioni di persone nel mondo in più di 193 diversi Paesi si sono fondate su questa frequenza. Di conseguenza, Gloss ama leggere bio di musicisti (per fare solo qualche esempio: ROCK IS DEAD - GABBA GABBA HEY RAMONES - THE HEROIN DIARY - OZZY - LA STORIA) E questa di John Lennon (e sua “madre” Yoko Ono), sebbene travestita da intervista musicale, è la bio di uno dei musicisti più geniali del Novecento, sul quale è già stato detto di tutto. Solo John Lennon avrebbe potuto dire di più su John Lennon ed è quello che ha fatto in questa densissimo libro a cura di David Sheff. Due mesi prima di passare in latenza. DUE MESI! Il curatore è stato strepitoso nell’incalzare le persone vicino ai due artisti per ottenere l’obiettivo e soprattutto ha saputo trovare domande ficcanti perché Lennon e Ono si denudassero senza remore. Un testo fondante per capire l’essenza dei Beatles in primis e quella della coppia, sia dal punto di vista musicale che quello etico e morale. Imprescindibilmente consigliato agli amanti del genere bio volendo apprendere qualcosa da chi è più grande. E non nel senso dell’età anagrafica. Del resto "c'è sempre da imparare" come dice Gloss, ispirandosi a un Michelangelo ottantenne.

venerdì 10 gennaio 2025

QOF di Alessandro Bastasi

(precedente) Un romanzo dal plot indecifrabile e non per tutt3. Non per eccelsi acculturati, perché affermerebbero con sicumera che Alessandro Bastasi l’ha infarcito di troppe dotte citazioni, che annoiano. O, meglio, per tutt3, proprio perché il Bastasi l’ha infarcito di tante dotte citazioni, così da stimolare lo spirito di ricerca. Qual è la loro funzione, a parte la noia o lo spirito di ricerca? Non fanno avanzare la narrazione, non sono funzionali al progredire della storia. Non migliorano lo status dei personaggi. Annoiano i lettori sapienti e sottolineano la dottità del Bastasi. Dunque, si chiede Gloss, sono inutili? No, rassicurano le persone ignoranti di filosofia e metafisica nel dire loro tra le righe che anche i Grandi Pensatori hanno gli stessi problemi dei Minuscoli Individui.
Gloss conosce Bastasi come romanziere della scuderia dei Fratelli Frilli, grandi pubblicatori di gialli e questo la fa deviare all’inizio. Il plot infatti sembra richiamare proprio le trame misteriose di quel genere. Ma poi arriva la rivelazione cabalistica e capisce che è tutto uno sprofondare dentro il sé a tal punto da perdere il senso cromatico della realtà. Il protagonista sembra avviarsi sulla decadenza senile, dimentica, non si accorge, perde il gusto dell’erotismo e del denaro. Ma poi, come si può risorgere da un coma improvviso senza nemmeno saperne il motivo, torna alla luce e al colore, si avvede che tante situazioni oniriche e surreali hanno una spiegazione nella realtà e. Stop. Gloss si deve fermare qui per non spoilerare. Comunque la copertina è piuttosto aderente alle tematiche affrontate da QOF. L’ha letto tutto d’un fiato, forse è stato lo stile alla Proust con periodi lunghissimi e senza sosta, pur con la punteggiatura. O forse è stata la stuzzicante assenza di azioni pure, se non quelle di una mente dechirichiana tutte chiuse nella scatola cranica del protagonista. Sì, QOF di Alessandro Bastasi non è per tutt3. Consigliato ai ricercatori, a chi non si ferma alle apparenze, a chi non è interessato ai paradigmi della letteratura facile. Ma è una buonissima letteratura. Per chi ha un forte senso della Cultura. _______________________________________ * dottità: un neologismo necessario a ovviare all’istupidimento del termine ‘saggezza’ nel bastasiano splendore intellettuale. Un neologismo arricchente, vivificante, rinnovativo come dottità ha quel pizzico di ironia in più che rende coinvolgenti le parole altrimenti troppo consuete. (seguente)

lunedì 6 gennaio 2025

L'OCCHIO DEL FARO di Heine Bakked

Un autore sconosciuto per Gloss che si vanta di leggere un centinaio di libri l’anno di tutti i generi si presenta sul bancale di una libreria. Il tema della copertina, un faro nella notte, cromaticamente dominante tra neri e blu, l'attira. Riporta la dicitura “Thriller” solo perché il lettore medio vuole sapere cosa sta per approcciare. Ma non lo è. O, per lo meno, non lo è del tutto. In effetti, a termine lettura Gloss avverte di aver letto qualcosa che inaugura un nuovo filone, crasi di thriller, giallo, mistero, noir e psicologico.
E fascino dell’esotico. Si svolge infatti quasi interamente nei mari del Nord Europa, proprio dentro al nero gelo di quelle acque sconosciute alla gente mediterranea come Gloss. E ne rimane affascinata a tal punto da voler ultimare la lettura al più presto perché l’ha afferrata la sete di sapere. Una volta concluso, si chiede cosa c’entri l’occhio del faro. Sulle prime, nulla. Poi però si rivela titolo azzeccato, per quell’ombra di mistero che riappare alla fine, assieme a un amore sparito e mai consumato. Gloss desidera come sempre non spoilerare per lasciare il piacere della scoperta al lettore, che si accorgerà alla fine di non essere un “lettore medio” se avrà amato lo stile letterario del Bakked e il plot misterioso e convulso che l’ha involto fino all’ultima pagina, senza respiro. Letteralmente. Consigliato a persone che hanno fatto della subacquea la loro passione. E che non amano più leggere i soliti gialli. (seguente)