martedì 1 giugno 2021

THE HEROIN DIARY di Nikki Sixx


 

Nella scia delle opere letterarie a sfondo musicale, Gloss sceglie il diario di un anno della vita di Nikki Sixx, leader di una band glam rock ormai sciolta, i Mötley Crüe, che ebbe - e ha tutt'ora - fans in tutto il mondo. Il libro in sé già vince per la grafica, azzardata quanto una vita piena di siringhe e bottiglie, rock e sesso. Forse il lettore medio rischia di perdersi tra invereconde illustrazioni, macchie e schizzi di sangue, testi stampati in rosso, fotografie di streap girls, immagini della band e di Nikki. Fino ad arrivare al punto di scioccare persino la Gloss, avvezza al peggio visivo, visto che fu Art Director nella Milano da Bere. Ma l'arte è shock ed è costretta ad affidare la comunicazione del proprio messaggio a immagini forti. Una volta superata l'impasse di una lettura non scorrevole a causa di siffatta veste grafica, il lettore prosegue nella lettura delle plurime disavventure deI protagonista, che fa risalire le cause della propria dipendenza alla famiglia disfunzionale d'origine. Padre di fatto sconosciuto e madre alle prese con tentativi di soddisfare svariati tipi di dipendenza, da quella affettiva a quella alcolica, Nikki si vede abbandonato ai nonni materni per tutta l'infanzia. Che sfocia poi in uno stile di vita adolescenziale, perdurante fino all'età adulta, fatto di rapporti superficiali con le donne, spesso spogliarelliste e prostitute, tanto da diventare protagoniste di un video che MTV censurerà. Senza entrare in merito al giudizio di vite altrui, Gloss però vede nelle famiglia disfunzionale, assieme allo stesso Nikki, la scaturigine della sua arte. Nikki se ne rende conto scrivendo di prostitute  "Perfette come solo l'imperfezione sa essere." 

Un appunto all'opera. I primi cinque quarti del libro sono occupati dalla pedissequa narrazione dei momenti legati alla droga e della relazione tossica che ne scaturisce con una donna in particolare, oltre che ai compagni di band. E sono relativi a un solo anno di vita. L'ultimo quinto, invece riferito a più anni, è ridotto a poche pagine. Eppure sono gli anni più costruttivi di Nikki, quelli di cui Gloss vorrebbe conoscere di più, entrare in profondità, al limite promuoverli, se non si trattasse di spoiler. Se mai Nikki vorrà scriverne una terza riedizione, dovrebbe farlo per Creare Valore ulteriormente dalle proprie disgrazie. 

Consigliato a chi volesse intraprendere il percorso di uscita dalla droga o da qualsiasi altro tipo di dipendenza e non a chi invece si aspettasse approfondimenti sulla musica dei Mötley Crüe.

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