lunedì 6 gennaio 2025
L'OCCHIO DEL FARO di Heine Bakked
Un autore sconosciuto per Gloss che si vanta di leggere un centinaio di libri l’anno di tutti i generi si presenta sul bancale di una libreria. Il tema della copertina, un faro nella notte, cromaticamente dominante tra neri e blu, l'attira. Riporta la dicitura “Thriller” solo perché il lettore medio vuole sapere cosa sta per approcciare. Ma non lo è. O, per lo meno, non lo è del tutto. In effetti, a termine lettura Gloss avverte di aver letto qualcosa che inaugura un nuovo filone, crasi di thriller, giallo, mistero, noir e psicologico. E fascino dell’esotico. Si svolge infatti quasi interamente nei mari del Nord Europa, proprio dentro al nero gelo di quelle acque sconosciute alla gente mediterranea come Gloss. E ne rimane affascinata a tal punto da voler ultimare la lettura al più presto perché l’ha afferrata la sete di sapere. Una volta concluso, si chiede cosa c’entri l’occhio del faro. Sulle prime, nulla. Poi però si rivela titolo azzeccato, per quell’ombra di mistero che riappare alla fine, assieme a un amore sparito e mai consumato. Gloss desidera come sempre non spoilerare per lasciare il piacere della scoperta al lettore, che si accorgerà alla fine di non essere un “lettore medio” se avrà amato lo stile letterario del Bakked e il plot misterioso e convulso che l’ha involto fino all’ultima pagina, senza respiro. Letteralmente.
Consigliato a persone che hanno fatto della subacquea la loro passione. E che non amano più leggere i soliti gialli.
(seguente)
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