giovedì 5 marzo 2020

LA CASA DEGLI SGUARDI di Daniele Mencarelli

La qualità di un romanzo è evidente fin dall’incipit ed è confermata dal finale. L’incipit de LA CASA DEGLI SGUARDI appartiene a quelli che la recensora definisce fulminanti. E questo è tra i più apprezzati. L’autore utilizza il proprio nome e cognome per il protagonista, conferendo al romanzo quel carattere di “diario personale” che permette al lettore di
identificarsi immediatamente nell’eroe negativo, il quale però conoscerà il riscatto. Un vero e proprio viaggio di Nessuno in bilico tra perigliose avventure alcoliche e finestroni da nettare di un ospedale romano. Mencarelli ci propone momenti di letteratura fine di rara bellezza estetica e letteraria. Con la massima lucidità, senza sconti per nessuno, tantomeno per se stesso, visto che il lettore scopre essere proprio lui il protagonista, drogato di alcool, disoccupato, triste, anche se apprezzato poeta emergente. Deve solo credere di più in se medesimo. Riceverà l’opportunità di lavorare come addetto alle pulizie nell’ospedale Bambin Gesù, dove riuscirà a raggiungere una sempre più alta autostima solo confrontando la propria vita con quella dei ragazzini e ragazzine ricoverati in ospedale per le più crudeli malattie.In un secondo tempo, la recensora scoprirà che il romanzo, oltre ad essere stato premiato in prestigiosi concorsi letterari, è davvero autobiografico.
Presente in varie antologie poetiche e riviste letterarie, Daniele Mencarelli si occupa di Fiction per Rai 1.
Consigliato ad aspiranti scrittori e poeti perché imparino a trasformare la sfiGa in sfiDa.

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