Reperisco questa operetta di Eusebio Gnirro sul banco
dello stand di uno degli editori partecipanti a FirenzeLibroAperto:
Fefè Editore - Roma. Mi catturano le agili dimensioni (poco più che
uno smartphone - vedi post su leggolibrifacciocose LA CARTOMANTE), il titolo ben promettente
“Sommario semiesauriente delle MAIALATE con pratiche sessuali
inusitate” e la copertina: se avete presente quel capolavoro
contemporaneo che è QUARTO STATO di Giuseppe Pellizza da Volpedo, perchè dia
perfetta corrispondenza al titolo, traducetelo in fattezze suine. In
quanto ghost writer di Patrizia Panajia, la @ninfoavvocata diTwitter, (su Facebook, la Fan Page, Diario Porcello di Un'Avvocata Ninfomane, andate a piaciarla, per favore), da oltre cinque anni mi interesso di sessualità.
E anche il componimento poetico che lo
introduce conferma e supporta la scelta: trattasi di un ode all'ano
di tale Cosimo Lupo. Sul primo risguardo della copertina, è
riportata la genesi dello pseudonimo: pare che il nome dottamente
scaturisca da un connubio di parole che, prese singolarmente, hanno un
significato a sé stante, ma assieme ne compongono uno nuovo, tra pio,
venerare, bene. Il cognome invece sia qualcosa di nettamente
triviale, onomatopeicamente discendente dallo strillo del roseo
quadrupede in procinto di entrare nello scannatoio. Un nome, un
programma. La prefazione mi avvisa che non sarà un libro da
sorreggere con una mano sola (vi lascio intuire perché), ma che
“questo libro non vuole significare nulla”.
Però una sua utilità intrinseca c'è:
il divertimento per una filologa come me. Lo Gnirro diverte se stesso
(e il lettore come me, abituato al peggio) recuperando antichi lemmi desueti,
arricchendo il suo e il nostro vocabolario, ma anche inventandone di
nuovi, questi ultimi legati a presunte parafilie sessuali (che forse
tanto presunte non sono).
Tuttavia, il finale mi lascia basita:
lo Gnirro rinfaccia al lettore di essersi occupato di sesso solo
leggendone, quindi perdendo tempo necessario alla pratica: “la
principale sottoclasse della mania appena descritta consiste nel
ricavare piacere dal leggere di sesso in vece che dal praticarlo”.
Esercito immantinente uno dei dogmi di
Pennac, abbandonando il libro al suo infame destino. Ops è già
finito!
Consigliato ai filologi della parola, a
chi trae diletto da una sessualità mediata e meditata, ai cosiddetti
sapiosessuali, che a dire il vero, potrebbe essere benissimo una
categoria contemplata da questo gustosissimo libriccino dello Gnirro.
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