mercoledì 17 ottobre 2018

MAIALATE


Reperisco questa operetta di Eusebio Gnirro sul banco dello stand di uno degli editori partecipanti a FirenzeLibroAperto: Fefè Editore - Roma. Mi catturano le agili dimensioni (poco più che uno smartphone - vedi post su leggolibrifacciocose LA CARTOMANTE), il titolo ben promettente “Sommario semiesauriente delle MAIALATE con pratiche sessuali inusitate” e la copertina: se avete presente quel capolavoro contemporaneo che è QUARTO STATO di Giuseppe Pellizza da Volpedo, perchè dia perfetta corrispondenza al titolo, traducetelo in fattezze suine. In quanto ghost writer di Patrizia Panajia, la @ninfoavvocata diTwitter, (su Facebook, la Fan Page, Diario Porcello di  Un'Avvocata Ninfomane, andate a piaciarla, per favore), da oltre cinque anni mi interesso di sessualità.

E anche il componimento poetico che lo introduce conferma e supporta la scelta: trattasi di un ode all'ano di tale Cosimo Lupo. Sul primo risguardo della copertina, è riportata la genesi dello pseudonimo: pare che il nome dottamente scaturisca da un connubio di parole che, prese singolarmente, hanno un significato a sé stante, ma assieme ne compongono uno nuovo, tra pio, venerare, bene. Il cognome invece sia qualcosa di nettamente triviale, onomatopeicamente discendente dallo strillo del roseo quadrupede in procinto di entrare nello scannatoio. Un nome, un programma. La prefazione mi avvisa che non sarà un libro da sorreggere con una mano sola (vi lascio intuire perché), ma che “questo libro non vuole significare nulla”.
Però una sua utilità intrinseca c'è: il divertimento per una filologa come me. Lo Gnirro diverte se stesso (e il lettore come me, abituato al peggio) recuperando antichi lemmi desueti, arricchendo il suo e il nostro vocabolario, ma anche inventandone di nuovi, questi ultimi legati a presunte parafilie sessuali (che forse tanto presunte non sono).

Tuttavia, il finale mi lascia basita: lo Gnirro rinfaccia al lettore di essersi occupato di sesso solo leggendone, quindi perdendo tempo necessario alla pratica: “la principale sottoclasse della mania appena descritta consiste nel ricavare piacere dal leggere di sesso in vece che dal praticarlo”.

Esercito immantinente uno dei dogmi di Pennac, abbandonando il libro al suo infame destino. Ops è già finito!

Consigliato ai filologi della parola, a chi trae diletto da una sessualità mediata e meditata, ai cosiddetti sapiosessuali, che a dire il vero, potrebbe essere benissimo una categoria contemplata da questo gustosissimo libriccino dello Gnirro.

Nessun commento:

Posta un commento