Si dice che le cose ti capitino nella
vita proprio quando ti servono. La lettura di CHI SONO I PADRONI DEL
MONDO di Noam Chomsky è arrivata come il famigerato “cacio sui
maccheroni”, proprio durante un periodo di crisi nera in cui
costantemente mi chiedevo chi, nel mondo, manipolasse chi:
l'economia, la politica, gli intellettuali, le religioni, il
popolino, gli ebrei, gli armamenti, i terroristi?
Aggiungi didascalia |
Coloro che
cercassero una risposta nell'opera di Chomsky, non la troverà, o
meglio, troverà una disamina lucidissima, supportata da puntigliose
quanto corpose prove documentali (42 pagine di note bibliografiche),
che dimostra un coacervo di funzioni, un agglomerato di reciproche
influenze, dove i succitati elementi fanno fatica a distinguersi da
tanto che sono compenetrati tra di loro. Chomsky si interroga (e
interroga i lettori) su argomenti cruciali.
È sufficiente citare qualche titolo
del suo scritto per capire la determinazione della sua mente e delle
sue considerazioni, ad esempio: I terroristi volevano la fine del
mondo. I memorandum sulle pratiche di tortura. La Magna carta, il suo
destino e il nostro. La sicurezza di chi? Come Washington protegge se
stessa e il settore privato. Gli Stati uniti: uno dei principali
Stati terroristici.
Ne emergo frastornata, ma sempre più
convinta che la rivoluzione debba partire dal basso, da noi stessi in
noi stessi, per contagiare a macchia d'olio chi ci sta vicino, chi
frequenta parimenti i nostri ambienti, fino ad arrivare a chi ci
governa.
Vorrei concludere riportando la frase
d'epilogo che Chomsky inserisce prima della parola FINE (mi accorgo
solo ora che non c'è: esemplificativo!)
“Tornando alla domanda iniziale “Chi
governa il mondo?” forse dovremmo porcene un'altra: “Quali
principi e valori governano il mondo?” Questa dovrebbe essere la
prima domanda per i cittadini degli Stati ricchi e potenti, che
godono di uno straordinario tesoro di libertà, privilegio e
opportunità grazie alle lotte di chi è venuto prima di loro e per i
quali è giunto il momento di scegliere come affrontare problemi di
immenso rilievo umano." (FINE? Non c'è, proprio come la nostra
Rivoluzione Umana)
Consigliato agli ingenui come me che
cercano di propagare il bene in un mondo dove apparentemente non ce
n'è, agli ottimisti irriducibili perché hanno la potenza
dell'entusiasmo dalla loro a sostenerli, a chi si è posta la domanda
di Chomsky che dà il titolo al libro, senza però scadere nella
depressione. Infatti, ai pessimisti, NO. Sconsigliato anche a chi vorrebbe
addormentarsi leggendo.
Nessun commento:
Posta un commento