venerdì 26 dicembre 2025

‘Urì’ di Kamel Daoud

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“Sono rimasta nella mia notte e tutto intorno e tutt'intorno il giorno mi scorreva nelle orecchie. Non sentivo più niente e faceva freddo tra le cosce bagnate. Che sciocca! Cercavo un tumulto frenetico degli insetti nei cespugli, contavo e ricontavo, rivolgevo la guancia al sole e saggiavo con l’udito le distese del mondo.”


Chi parla è una delle due voci della protagonista, quasi ammazzata dai “barbuti” ovvero musulmani integralisti dell’Algeria dei Novanta. Quelli che hanno sentito la chiamata del loro dio a sminuire, sgozzare, ammazzare, rimuovere l'elemento “femmina” dalla società dei maschi.


Difficile dare anticipazioni di un romanzo eclettico che si canta a più voci e più POV ma se uno spoiler c’è risiede proprio in quel “contavo e ricontavo” che torna e ritorna. Lo si capirà soltanto alla fine. Gloss ne viene a conoscenza grazie a uno degli incontri del “Club dell’Indice” *, ovvero gruppi di lettori attivi in tutta Italia che si riuniscono mensilmente in librerie indipendenti per confrontarsi su libri e incontrare professionisti dell'editoria. Queste comunità approfondiscono i temi del periodico l’“Indice dei libri del mese” ** e organizzano seminari, collaborando attivamente con la redazione attraverso proposte e nuove idee. Debutto il 27 febbraio 2025, a Torino, il 18 novembre Gloss si reca in una libreria deputata a uno di questi incontri dal parlare della quale preferisce astenersi essenzialmente per due fattori: il freddo e la mancanza dei libri proposti dai relatori. Una delle relatrici è la professoressa Luisa Passerini, astigiana laureata in filosofia e storia presso l' Università di Torino, politicamente attiva nel movimento delle donne che sostiene le lotte per la liberazione dei popoli colonizzati. Gloss avverte la forza di cui è animata nell’impegno delle sue parole su “Urì” e La Prefazione del Negro, sempre di Kamel Daoud.

 

Kamel Daoud nasce in una famiglia musulmana di madrelingua araba vicino a Orano in Algeria, nella cui università consegue una laurea in matematica e studia Letteratura francese. Dettagli fondanti per la stesura di ‘Urì’, che si svolge su quel territorio e nelle immediate vicinanze. Altro particolare ficcante, il divorzio dalla moglie nel 2008, che, radicalizzando la propria religione, inizia a indossare l'hijab


Esordisce nel 1994 come giornalista nel ‘Le Quotidien d'Oran’, di cui è redattore capo per otto anni. Nel 2013 ha pubblicato il suo romanzo d'esordio Il caso ‘Meursault’ (chi ha letto Sartre, sa di chi si tratti), grazie al quale ha vinto il ‘Premio Goncourt opera prima’.

Nel 2024 ha vinto il Premio Goncourt con il suo romanzo ‘Urì’ (in originale ‘Houris’), edito da La Nave di Teseo nel 2025 e che tratta della guerra civile algerina. Nel romanzo, Daoud veste il corpo di una trentenne nostra contemporanea, Alba, vivente a Orano. È un'estetista indipendente che sfida i tabù sociali vestendo in modo moderno, fumando e mostrando i propri tatuaggi, sentendosi però estranea a un'Algeria sempre più conservatrice. La sua libertà nasconde un passato tragico: unica superstite dell'eccidio della sua famiglia durante la guerra civile degli anni Novanta, porta sul collo i segni fisici di quell'orrore, che l'ha resa muta e simbolo vivente di un conflitto rimosso dalla memoria collettiva. Quando scopre di essere incinta, decide di non tenere il bambino, ma sceglie di raccontare a quella creatura — l'unica capace di "udire" la sua voce interiore — la propria storia e i propri traumi. Inizia così un viaggio verso il suo villaggio d'origine per affrontare i fantasmi del passato, sfidando un sistema legislativo che vieta di parlare della guerra e un Paese ostile ai diritti femminili.


Il sorprendente finale è degno non solo della formazione del Daoud e del suo vissuto, ma anche dell’altissima capacità di empatia nei confronti dell’universo femminile arabo. È riuscito a commuovere quel cuore di ghiaccio di Gloss, proprio nel senso più latino del termine, “muovere con”. 


Consigliato a chi promuove l’integrazione “senza se e senza ma” (motto d’antan di certa  Sinistra italiana) per stimolare in loro l’approfondimento di una cultura, che è con la c minuscola se sopprime i valori altrui e l’universo femminile. Si è di fronte a un’ invasione silenziosa dell’Occidente; Gloss se n’è avveduta con dieci anni di ritardo sulla Fallaci "La Forza della Ragione".


Se si vogliono ascoltare Cassandre come lei o Houellebecq, diventa sempre più indispensabile la trasmissione della Cultura anche a costo di pagare per lavorare, pur di contrastare l’imminente predominio dell'ignorante violenza da macellai ḥalāl (...) con il conseguente rischio di convertirci all’Islam.” Cit. Della scrittura entropica.


(seguente)


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* Club dell’ndice dei Libri del Mese, a Torino si inaugura il Club della storica rivista https://www.lastampa.it/torino/2025/02/25/news/club_indice_dei_libri_del_mese_torino-15021914/

** L'Indice dei Libri del Mese https://www.lindiceonline.com/


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