venerdì 23 dicembre 2022
NEGLI OCCHI BAMBINI poesie e voci per ritrovare il mondo dell’infanzia di AAVV
Un altro libro delle Scrivere Poesia Edizioni, gestita dal Pietro Fratta, arriva tra le mani di Gloss colpendola per la copertina, essendo stata Art Director negli anni della Milano da Bere: le sagome di due bimbi, una femmina e un maschio, guardano verso l’alto (verso gli adulti? Verso l’Universo? Verso un dio?) come ritagliate in un cartoncino nero per fare da cornice ai loro pastrocchi creativi fatti coi pastelli a cera. Come a dire che i bimbi, per loro stessa natura, per la propria crescita devono necessariamente relazionarsi con qualcuno di più autorevole (non autoritario!), ma nello stesso tempo sono già perfettamente dotati di caratteristiche che li rendono unici e potenzialmente autonomi, perché ingegnosi.
È una lezione che traspare da tutti gli scritti, anche se provenienti da voci diverse, Blanco, Botti, Caricchio, Cattaneo, Fiscaletti, Fratta, Gambini, Gorini, Mannino, Paladini, Pascasi, Piersanti, Verrillo. L’ottima Emanuela Botti, in arte BoEm, conferma le sue capacità esclamative: Gloss ne ha già scritto qui.
Le preme invece parlare di un brano che la colpì subito in prima lettura, per la profondità di pensiero scaturita dalle semplici azioni quotidiane degli infanti. Riporta un breve estratto della parte conclusiva: “Nel bambino assistiamo all’alba di un piccolo e infinito mondo (...) Dobbiamo aspettarci dai bambini degli obiettivi seri che consentano loro un margine di successo personale in questa società, o che i loro sogni vengano inseguiti da una creatività inarrestabile che non capiamo e che anzi ci preoccupa?” Una filosofa umanista come Gloss, madre di tre figli acquisiti o no, può solo cercare di afferrare la ridda di riflessioni scaturite da queste parole per riportarle qui in onore della condivisione. I bimbi sono un universo compresso in pochi centimetri, rispetto alla vastità dell’immensamente grande, piccolo universo completo e perfettamente dotato in potenzialità: l’adulto può solo provare a riconoscere i talenti più o meno evidenti e dare loro risalto affinché fiorisca l’adulto lì presente in nuce, in modo da accompagnare i fanciulli e le fanciulle a scoprire la missione nella vita. A ciascuno e ciascuna il proprio ministero, altra traduzione di karma. “Accettare l’idea del karma non significa vivere oppressi dalla colpa e con l’incertezza di non conoscere le cause passate della propria infelicità, ma al contrario significa avere fiducia che il destino è nelle nostre mani e che abbiamo il potere di trasformarlo al meglio in ogni momento.” (Fonte: Il Karma - Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai - sgi-italia.org) Gloss solo alla fine scopre che l’autore delle riflessioni ultime è proprio Pietro Fratta. E non è paraculismo, ma riconoscimento di un Valore Reale. Una nota di colore: per tutto il tempo impiegato nella lettura del libro e della scrittura della recensione, Gloss è stata convinta che il titolo fosse NEGLI OCCHI DEI BAMBINI. Poi, scattando la foto della copertina, capisce che la preposizione articolata era presente SOLO nella sua testa. NEGLI OCCHI BAMBINI ha tutt’altro significato e coinvolge l’universo degli adulti, quando sanno conservare occhi innocenti e senza filtri nell’esplorazione del mondo.
Consigliato a chi cerca la verità con animo puro, alimenta il proprio spirito di ricerca restando scevro da pregiudizi, con occhi bambini, appunto.
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