lunedì 27 giugno 2022

ROL IL PRODIGIOSO di Nico Ivaldi

Gloss vorrebbe scrivere una recensione prodigiosa causa la simpatia dell’Ivaldi, astro emanatore di lucentezza giornalistica. Lo conobbe
editorialmente parlando raccogliendo da una bancarella di libri il suo «Manicomi torinesi. Dal ’700 alla legge Basaglia» la cui umanità la colpì favorevolmente, avendo ella stessa una figliola disabile. Il libro ROL IL PRODIGIOSO, un sensitivo italiano, le cui dimostrazioni, avvenute sempre in presenza di ospiti da lui selezionati, vennero interpretate variabilmente sia come autentici fenomeni paranormali sia come proprie di un prestidigitatore, proposto come romanzo, ha più della biografia, anzi, dell’agiografia: non spicca per verità storica e nemmeno per l’apporto di novità - spirituali o scientifiche che siano - al personaggio Rol. Gloss, che non giudica il Rol se non tramite l’azione dell’essersi parato dietro al pretesto divino per i suoi prodigi, forse si sarebbe aspettata una luce, oltre al già saputo. Se Ivaldi non fosse stato l’editorialista de La Stampa, se non fosse tuttora il direttore di “Piemonte Mese”, a Gloss verrebbe ispirazione di scrivere che ROL IL PRODIGIOSO altro non sia che mero puzzle di tanti altri libri - o pezzi da periodici - scritti negli anni sul personaggio Rol, di cui la bibliografia puntigliosamente riportata in chiusura del libro suggerirebbe quasi che Ivaldi si sia lasciato trascinare dal D’Annunzio nella tecnica della contaminatio. Se tuttavia Gloss ambisce di apparire tra le simpatie editoriali dell’Ivaldi, invece, scriverà che questo ROL IL PRODIGIOSO è un testo prodigiosamente imprescindibile dalla libreria di chiunque voglia garantirsi mente lucida e distaccata circa la conoscenza del fenomeno Rol. Curioso ma non troppo, testo consigliato ai curiosi ma non troppo.

Nessun commento:

Posta un commento