Approccio anche quest’opera
letteraria, RICAH LE ORIGINI, senza saperne nulla, nemmeno della scrittrice Marina
Galatioto, per conservare la mia assoluta verginità di recensora.
Non amo farmi condizionare le mie facoltà di giudizio da fama o da
quantità di libri scritti.
Questo romanzo è ben scritto, capisco
dalla capacità linguistica che l’autrice è consumata. Tuttavia,
rimango perplessa circa la sua reale attitudine, in quanto non c’è
storia. O, per spiegarmi meglio, vero è che la protagonista evolve,
da persona qualunque diventa vampira, il che è già una grande
rivolgimento di una vita. Ma poi tutte le trecento e passa pagine
trascorrono nella calma piatta della mente di una poco più che
ragazzina che si dilania solo psichicamente tra amori presunti,
fratelli/cugini presunti, stupratori presunti, padri presunti, nemici
presunti, creature presunte, senza agire. Almeno succhiasse il
collo a qualcuno. Almeno ingaggiasse le tanto paventate lotte con le
creature. Almeno spiegasse davvero chi sono tali creature. Invece
niente, calma piatta totale. Ci vengono promesse profezie millenarie,
segreti antichi come il mondo, ma niente di tutto ciò viene concesso
di sapere.
L’incipit è tutt’altro che
d’effetto, come mi auguro sempre che sia, si perde nella pedissequa
ripetizione, cioè che imitano se stesse, di frasi declinate in
diverso modo, ma che esprimono i medesimi concetti. Una noia mortale
mi assale. Almeno mi avesse aggredito un vampiro… Il proseguo della
storia (ma c’è una storia?) è sulla stessa falsariga
dell’incipit: tediosità totale. Mi ero ripromessa di non
pubblicare più recensioni negative, solo girandole agli autori in
via privata, per rispetto alla loro privacy, ma poi sembra che legga
solo libri accattivanti. Ebbene, questo RICAH LE ORIGINI di Marina
Galatioto non cattura, pur essendo ben scritto, con proprietà di
linguaggio, nemmeno ha un finale da capogiro. Niente, il nulla più
nero. Ma il nero a volte si stempera in malinconia, in tristezza
avvincente. Invece no. Leggo poi le note biografiche e resto basita.
La Galatioto è una scrittrice di comprovata capacità, giornalista
pubblicista, collaboratrice di plurimi periodici, web journalist,
blogger, titolare di agenzia, impegnata in una ONLUS e, come se non
bastasse, pure plurilaureata. Tutte queste credenziali le hanno
guadagnato una copertina splendida, azzeccatissima, costruita
appositamente per il suo romanzo, il che ne risolleva un po’ le
sorti, che le farebbe guadagnare una stellina in più, se solo
decidessi di pubblicare la recensione anche su GoodReads. Ma le
stelline restano inesorabilmente due. Evidentemente, la laurea non
basta: forse per essere uno scrittore di successo sì, ma non per
catturare il lettore. Temo di non dare la solita rilevanza Social che
ricevono le mie recensioni,, forse solo su Google+ che non ha troppo
seguito, tantomeno su UOVA FRESCHE, il mio podcast in cui riporto le
letture preferite.
Consigliato agli sviscerati amanti del
genere vampiresco, che potrebbero persino perdonare alla Galatioto la
mancanza di azione.
Nessun commento:
Posta un commento