Pubblicato per la prima volta nel 1988,
in Italia nel '97, MOLTE VITE, MOLTI MAESTRI – come guarire
recuperando il proprio passato, appartiene a tanta letteratura che ha
fatto della New Age un successo. A distanza di anni, e con la
rivoluzione religiosa cui sono stata soggetta, lo riconosco come
umanissimo e laico strumento di conferma delle teorie di
reincarnazione.
L'autore Brian Weiss ha in seguito sapientemente
sfruttato l'onda, pubblicandone altri sullo stesso argomento, forse
ripetendosi un po'. Inoltre, nello stesso libro talvolta gli capita
di inserire il concetto dell'esistenza di un dio, come a voler
spiegare il fenomeno con qualcosa di trascendente, azzerando di
fatto, ma senza volerlo, il valore estrinseco della sua scoperta
scientifica.
Ognuno di noi può liberamente scegliere una dottrina religiosa
di riferimento e se questa gli dà non solo conforto nelle difficoltà
della vita, ma anche gli fornisce concretezza per superarle, sia la
benvenuta. Il Weiss sembrerebbe non averne, si può intuire tuttavia
una convinzione di fondo che forse gli deriva dall'ambiente di
nascita e crescita di stampo cristiano, che in origine non ammette
reincarnazione di sorta. Da qui origina il suo stupore e
l'atteggiamento consolatorio che ne ricava per sé e per i suoi
lettori.
Tra le conclusioni che trae, spicca la seguente:
“La vita va oltre i nostri cinque
sensi. Bisogna essere aperti a nuove conoscenze e a nuove esperienze.
Il nostro compito è di imparare, di divenire simili a Dio attraverso
la conoscenza (…) raggiungendo in amore i vostri compagni umani”.
Consigliato a chi ha paura della morte,
a chi cerca una vera pienezza della vita, in armonia e pace
interiore.
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